Questo è il mio quaderno di appunti, ci condivido studi ed esperienze con chi ha la mia stessa passione per erbe e incensi. Non credo che un incenso faccia innamorare Tizio di Tizia, ma che possa predisporre all'amore chi lo brucia, aiutandolo nel lavoro di auto-miglioramento, agendo sui suoi sensi e la sua energia. E se questa la chiamate Magia, allora Magia sia!

sabato 30 giugno 2012

Storace (Liquidambar)



Dire che io ADORO lo Storace Nero è dir poco (per comodità lo chiamerò solo Storace), ha una profumazione meravigliosa che fa venir voglia di accenderlo da solo, senza altre aggiunte. E' diverso dalle resine tipo Olibano, Benzoino e Mirra, ha una consistenza tra la polvere e una specie di erbetta essiccata e compattata. In realtà sulle sue proprietà non si trova molto, io so solo che seve come purificante e per protezione, per deduzione se purifica e protegge può tornare utile anche per la meditazione! So inoltre che ve ne innamorerete, è quello che succede a chiunque lo annusi!
Nel mortaio è l'unico che unge tutto, di solito si impiastriccia sul fondo creando uno strato gommoso, quindi vi conviene fare attenzione quando volete mescolarlo perchè ha questa tendenza un pò...asociale, dovete andarvelo a cercare sul fondo e sbriciolarlo per benino.

Sull'Enciclopedia delle Erbe Magiche: lo Storace non c'è, almeno non sotto questo nome, si trova solo il/la Liquidambara (Liquidambar) di cui viene detto che i suoi baccelli venivano messi sugli altari durante i riti magici per proteggere dalle forze del male... la sua corteccia può essere sostituita con quella dello storace(??)
Su Wiki ho trovato solo questo: Liquidambar - genere delle Hamamelidaceae, con alcune specie di alberi alti da 8 a 25 m, originari dell'Asia minore e coltivati in Italia nelle località a clima mite come piante ornamentali.
Il nome significa ambra liquida e infatti da tale pianta, incidendo sgorga una resina.
Tratto da Talia: STORACE NERO: IL RARO E PREGIATO BALSAMO AROMATICO DELL’ASIA MINORE. Noto fin dall’antichità, lo Storace nero è il pregiato e famoso balsamo aromatico dell’Asia Minore; esso si ottiene dal Liquidambar Orientalis (Hamamelidacee), una pianta ad alto fusto che vegeta nelle impenetrabili foreste anatoliche del Marmaris. Ancor oggi la sua produzione è effettuata secondo la procedura originaria: energicamente percossa, la pianta in qualche settimana genera un denso siero patologico (lo storace resinoide, rinomata materia prima della profumeria). Questo viene successivamente asportato onde amalgamarlo con la corteccia del fusto (preventivamente triturata); il tutto rimane quindi sepolto per alcuni mesi. La “fortunata” macerazione che ne deriva dà origine al profumatissimo Storace nero. Da tempo immemorabile si usa sia bruciare questo balsamo insieme all’incenso, sia adoperarlo tal quale come efficace deodorante: comunque inebrierà l’ambiente con il suo orientale ed inconfondibile profumo dolce-ambrato.

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