Questo è il mio quaderno di appunti, ci condivido studi ed esperienze con chi ha la mia stessa passione per erbe e incensi. Non credo che un incenso faccia innamorare Tizio di Tizia, ma che possa predisporre all'amore chi lo brucia, aiutandolo nel lavoro di auto-miglioramento, agendo sui suoi sensi e la sua energia. E se questa la chiamate Magia, allora Magia sia!

domenica 1 luglio 2012

Salvia



E' in assoluto l'erba "purificatrice" più conosciuta... Ottima in cucina, per gli incensi, per mille altri usi in generale. Amata nei secoli e sempre irrimediabilmente efficace!

Secondo l'Enciclopedia delle Erbe Magiche: La salvia è sempre stata usata per allungare la vita, quindi se ne dovrebbe mangiare un pochino quasi tutti i giorni. (NON DIMENTICATE che in grandi quantitativi è tossica!) Portata addosso dona saggezza e viene usata in innumerrevoli riti curativi e di denaro. Si dice che porti male se la piantate da voi stessi nel vostro giardino, fatela piantare da una persona amica, e non riempitene un'aiuola intera, porta male anche così, alternatela insieme ad altre piante! Curiosità: i rospi amano la salvia.

Secondo il Grande Libro delle Piante Magiche: Nell'antico Egitto le donne bevevano tisane a base di salviaperchè sostenevano che aumentasse la fertilità. La tradizione sostiene che la salvia riporti l'armonia dove vi sono delle liti, quindi tenerne un vasetto al centro della tavola se in famiglia si attraversa un periodo difficile. Gli antichi le riconoscevano moltissime virtù non per altro il suo nome deriva dal latino Salvus(), e si diceva che chi aveva nel proprio giardino della salvia viveva più a lungo.
I fiori secondo la tradizione vanno raccolti il 24 giugno, giorno di San Giovanni, ma lo si può fare da giugno ad agosto, vanno spiccati e conservati in sacchetti di tela.
Usi Magici: Nella tradizione mediterranea è di fondamentale importanza nei rituali di guarigione, in particolar modo nei casi di depressione, stanchezza esistenziale e scarsa voglia di vivere. Bruciata dona energia e vigore a qualsiasi rituale potenziando delle altre erbe usate. PROTEGGE E PURIFICA. Si dice doni lunga vita a chi la cura e coltiva con dedizione e passione.
Olio essenziale: Protegge e purifica, dona prosperità, saggezza e porta denaro. Aiuta la concentrazione, quindi è ottimo in luoghi dove si studia, si officiano rituali, o si medita!
Incensi:
per la concentrazione: olibano, legno di sandalo, foglie di salvia e olio essenziale di muschio bianco.
per prosperità negli affari: mirra, capolini di camomilla, petali di ginestra, olio essenziale di salvia.


Secondo altri libri sulle erbe: Sull'apparato respiratorio ha effetto balsamico ed espettorrante, è benefica anche contro l'asma, e diminuisce la sudorazione. Per uso esterno è antisettica e astringente. Considerata dagli antichi una PANACEA UNIVERSALE, le sue foglie venivano usate anche per la digestione in infuso: 1gr di foglie tritate in 100ml d'acqua; se ne beve una tazzina al giorno, all'occorrenza!
Tintura vinosa: 4gr di foglie in 100ml di vino bianco o marsala, si lasciano macerare per 5 giorni... un bicchierino all'occorrenza. (sempre per digestione, tosse o asma, e sudorazione eccessiva)
Infuso tonico, stimolantee digestivo: in 1lt di acqua bollente mettere 30gr di foglie e fare riposare per qualche minuto, filtrare e aggiungere 1 etto di miele e la scorza di un limone. Berne un bicchierino dopo i pasti.
Le foglie fresche, sfregate sui denti, li puliscono e purificano l'alito.

da Wikipedia:
TOSSICITA': La salvia contiene un chetone complesso, il tuione, che può risultare tossico ad alte dosi. Ciò ha impatto sia sull'uso culinario che su quello medicinale e spiega perché la salvia è stata usata come aroma ma non, per esempio, come insalata. La normativa europea ha stabilito un limite massimo al contenuto di tuione nei cibi, che è di 25 mg/kg nel caso di cibi aromatizzati con la salvia. Negli Stati Uniti attualmente la legge fissa un tetto al contenuto di tuione, ma non è applicabile ai cibi preparati con la salvia.
SALVIA: La pianta che viene chiamata popolarmente salvia senza altre qualificazioni, o salvia comune, è descritta con il nome scientifico di Salvia officinalis, una delle quasi 1000 specie appartenenti al genere Salvia. La Salvia Comune è un piccolo arbusto sempreverde. Le foglie semplici, feltrose al tatto, hanno un colore verde-grigiastro e un odore caratteristico. La forma è ovale con margine crenato,nervature penninervie, attaccatura picciolata con inserimento semplice. I fiori violacei sono riuniti in infiorescenze e hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiacee. Non fa frutti. La Salvia Comune è originaria del bacino del Mar Mediterraneo e anche in Italia può essere trovata allo stato spontaneo.
SALVIA OFFICINALIS: La specie più nota, largamente usata in cucina, è la Salvia officinalis (la salvia in senso stretto). La Salvia officinalis è una pianta a portamento cespuglioso, con fusto molto ramificato; foglie picciolate di colore grigio-verde e ricche di oli essenziali che le conferiscono il caratteristico aroma; i fiori sono ermafroditi, di colore violetto e sbocciano in primavera.
Altre specie hanno applicazione nell'alimentazione o in erboristeria. Alcune specie (in particolare Salvia divinorum) contengono sostanze allucinogene. Infine, molte specie hanno usi ornamentali, tra queste la più nota è la Salvia splendens, anche se la stessa Salvia officinalis trova impiego per scopo ornamentale.
Il nome stesso di questa pianta è testimone delle virtù che gli antichi Romani le riconoscevano: infatti salvia ha la stessa radice del verbo salvare e della parola salus (salvezza, ma anche salute). Presso i Romani la salvia doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza l'intervento di oggetti di ferro, in tunica bianca e con i piedi scalzi e ben lavati. Prima e dopo i Romani, dagli Egizi alla farmacopea medioevale, la salvia fu sempre apprezzatissima in erboristeria e non a caso Linneo le attribuì il nome di officinalis. Tra i principali effetti, la salvia ha efficacia antisettica ed è anche digestiva e calmante. Le sono attribuiti altri effetti, ma non su tutti c'è concordia di vedute.
Secondo un'antica tradizione inoltre la Salvia officinalis può essere utilizzata per curare un'eccessiva sudorazione: si prepara un infuso con la Salvia officinalis e si praticano tamponamenti della zona da trattare.
L'estratto di salvia è un eccellente fissatore per profumi. Rafforza le gengive ed è indicato per lo smalto dei denti.
Proprietà terapeutiche: I principi attivi della Salvia officinalis sono:
olio essenziale (contenente tujone, cineolo, borneolo, linalolo, beta-terpineolo e beta-cariofillene) con proprieta' antisettiche
la salvina e la picrosalvina (principi amari che agiscono sull'apparato gastro-intestinale)
l'acido carnosico (diterpene antiossidante ed anti-infiammatorio)
triterpeni come amirina, betulina, acido crategolico ed acido 3-idrossi-ursolico
acidi fenolici (acido caffeico, acido rosmarinico, acido clorogenico ed acido ferulico) che stimolano la cistifellea
flavonoidi (luteolina, salvigenina, genkwanina, cirsimaritina ed ispidulina), con azione antiossidante ed estrogenica
La salvia ha varie proprieta' farmacologiche che sono state sfruttate nei secoli:

amaro-tonica
antisettica
digestiva
emmenagoga
spasmolitica
coleretica
ipoglicemica
estrogenica
trofica per il surrene
La Salvia splendens e Salvia miltiorrhiza, tra i principi attivi, producono dei composti molto interessanti:

l'acido litospermico, risultato inibitore di alcune tirosina chinasi e della proteina chinasi calcio-fosfolipide dipendente (PKC);
il rosmadiale, altro inibitore della PKC
il miltirone, un orto-benzochinone con azione antitumorale
l'hassanano, un diterpene-dione che blocca la lipossigenasi responsabile della sintesi dei leucotrieni (infiammazione ed asma)
il nortanshinone, che e' anti-infiammtorio perche' inibisce la ciclo-ossigenasi, il bersaglio molecolare dell'aspirina.


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