Questo è il mio quaderno di appunti, ci condivido studi ed esperienze con chi ha la mia stessa passione per erbe e incensi. Non credo che un incenso faccia innamorare Tizio di Tizia, ma che possa predisporre all'amore chi lo brucia, aiutandolo nel lavoro di auto-miglioramento, agendo sui suoi sensi e la sua energia. E se questa la chiamate Magia, allora Magia sia!

sabato 30 giugno 2012

Cos'è l'Incenso?

Visto che ci avviciniamo a questo strano ed antico sconosciuto, conviene saperne un pochino in più su di lui... è una resina d'albero, nulla di più nulla di meno e le sue caratteristiche variano a seconda della varietà d'albero da cui la resina viene estratta.
A seconda delle varietà cambia nome, esiste l'Olibano, il Luban, la Borena, lo Yebahar, l'Ogaden e non so quanti o quali altri ancora... ma il bello è imparare quindi la nostra curiosità avrà sempre qualcosa di cui cibarsi! ;)

Tratto da Wikipedia:
Incenso è il nome genericamente attribuito alle oleoresine secrete da diverse piante arbustive che crescono nelle regioni meridionali della Penisola Arabica e delle antistanti coste dell'Africa orientale, la più importante delle quali è la Boswellia sacra.
Tali resine, una volta raccolte e cristallizzate, sono in grado di liberare nell'aria un forte e penetrante profumo al momento della loro combustione.
Fin dall'antichità, la forte domanda delle varie tipologie d'incenso e la loro elevata utilità marginale determinarono il sorgere di un importantissimo circuito commerciale in grado di determinare la nascita e il declino di numerose culture umane. L'incenso, nelle sue numerose varianti, è stato infatti usato tanto a scopi medicinali quanto a fini devozionali, sia nell'area del bacino del Mar Mediterraneo, sia nelle regioni delle terre basse mesopotamiche, sia dell'altopiano iranico. ... ... ...
L'uso liturgico dell'incenso è attestato fin dalle epoche più antiche nel convincimento che agli dèi potessero essere graditi gli aromi degli olocausti prodotti dalle carni delle vittime sacrificali ma anche di prodotti vegetali. Ancor oggi numerose religioni usano acquistare stabilmente questo prodotto per glorificare simbolicamente la divinità, mentre nei paesi arabi l'incenso conserva un ben preciso posto nella farmacopea popolare (ad esempio come espettorante).
Nel Vangelo secondo Matteo fu uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù. Secondo la tradizione simboleggia la divinità di Cristo.

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