Questo è il mio quaderno di appunti, ci condivido studi ed esperienze con chi ha la mia stessa passione per erbe e incensi. Non credo che un incenso faccia innamorare Tizio di Tizia, ma che possa predisporre all'amore chi lo brucia, aiutandolo nel lavoro di auto-miglioramento, agendo sui suoi sensi e la sua energia. E se questa la chiamate Magia, allora Magia sia!

domenica 1 luglio 2012

Angelica



L'Angelica archangelica semplicemente chiamata Angelica, non l'ho ancora mai usata... ma ho un legame particolare con questo nome, e non ho resistito al volerla studiare.

Secondo l'Enciclopedia delle Erbe Magiche:  Pianta protettiva molto usata, sotto forma di incenso, nei riti di purificazione e di esorcismo. Unita all'acqua del bagno elimina negatività e qualsiasi rito sia stato perpetrato contro di voi. Fumare le sue foglie si dice provochi visioni.

Secondo il Grande Libro delle Piante Magiche:  Anche detta Erba degli Angeli, Erba dello Spirito Santo. Una leggenda narra che questa pianta sia stata portata agli uomini per curare i loro molti malanni proprio dagli Angeli.
Pare fosse uno dei componenti essenziali della famosa pozione chiamata Triaca... secondo la Pharmacopea in questa sorta di medicina contro tutti i mali c'erano:
1 parte di oppio
3 parti di vino spagnolo
6 parti di angelica
4 parti di radice di serpentaria
2 parti di radice di valeriana
2 parti di cipolla marina (?)
2 parti di radici di zenzero
2 parti di cannella
1 parte d icardamomo
1 parte di mirra
1 parte di melanterite (?)
75 parti di miele
Alcuni autori sostengono che fosse sacra ai Druidi come il vischio. Ineffetti l'angelica era la pianta dedicata alla Luna proprio come i lvischio era la pianta dedicata al Sole.

Pare che i cantori sacri del mondo lappone prima di cantare le gesta degli eroi bevessero un vino di angelica per favorire l'ispirazione.
Molto usata a livello magico da sempre, specie come protettivo e purificatore, se si pensa d'esser stati colpiti da malocchio si suggerisce di mettere una pianta intera (fiori, fogliee radice) a bollire in 7litri di acqua e con essa spuzzare tutta la casa e i propri oggetti, con l'acqua restante lavare i pavimenti.
Bagno purificante dalle negatività: mettere a bollire una manciata di fiori di angelica, iperico, lavanda e rosmarino in un litro di acqua e lasciare in infusione per 10 minuti, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare. Filtrare e unire all'acqua del bagno. Restare quanto più possibile a bagno in acqua abbastanza calda e ripetere il bagno ogni giorno per una settimana nel caso ci si senta minacciati da eventi negativi.
Incenso per potenziare i poteri: bruciata da sola sul carboncino sviluppa principi attivi che favoriscono gli stati medianici e i poteri psichici.


Secondo altri libri sulle erbe: L'Angelica è un potente tonico nervino e ridona elasticità alle arterie. Particolarmente indicata per la pelle matura le ridona tono e luminosità. Non è tossica. Proprietà digestive, antispasmodiche e diuretiche. Contro affezioni respiratorie, nevralgie e secchezza cutanea. Controveleno della belladonna, cicuta e colchico.
L'angelica è una delle piante più usate nella liquoristica tradizionale data la sua ottima qualità aromatica. Per questo eccovi una ricetta per ottenere UNA BEVANDA ANGELICA: Mettere in infusione per 8 giorni i semi di erba di angelica, i semi di garofano e la vaniglia insieme all'alcol. Poi travasare l'alcol e preparare uno sciroppo facendo scaldare e sciogliere 1000gr di zucchero in 50cl di acqua. Ancora caldo, versarlo in un vaso i ncui si aggiungeranno 250gr di raschiatura di di gambi d'angelica verde. Ora lasciare raffreddare per poi poterci aggiungere l'acol. Lasciare il tutto in infusione per 1 mese intero. Solo dopo filtrare il liquore e imbottigliare.
ATTENZIONE: L'Angelica deve essere usata sempre in dosi basse poichè, mentre a piccole dosi la droga agisce come stimolante, ad alte dosi ha un effetto fortemente depressivo.

TRATTO DA WWW.ELICRISO.IT
CARATTERISTICHE GENERALI L'angelica, nome scientifico Angelica archangelica L.,  appartiene alla famiglia delle Ombrelliferae. E' una pianta erbacea perenne o biennali che può raggiungere anche i due metri di altezza con portamento eretto, fusto robusto, in genere rossastro, percorso da numerose scanalature e molto ramificato con radice fittonante, grossa, carnosa, di colore bruno all'esterno e bianca all'interno.
Le foglie sono alterne, formate da numerose foglioline dentellate, larghe, di colore verde, più chiaro nella pagina inferiore e portate da dei lunghi piccioli e provviste di un'ampia guaina di colore verde chiaro che avvolge lo stelo. I fiori sono giallo-verdastri disposti in ombrelle alla sommità degli steli con 20-30 raggi, vellutati alle estremità. I frutti sono degli acheni di colore marroncino provvisti di due semi con tre costole dorsali ben evidenti.
L'odore di questa pianta è caratteristico perchè molto aromatico e di sapore acre e leggermente piccante e viene coltivata e molto utilizzata per essere usata soprattutto in pasticcera e nell'industria dei liquori mentre in passato si usava di più come pianta medicinale considerata una panacea, cioè un rimedio per tutti i mali.
PROPRIETA'
In passato questa pianta era molto utilizzata a scopo terapeutico mentre oggi, ha perso molta della sua importanza anche se le sue proprietà sono innegabili. L'angelica contiene derivati della cumarina, tannino, resine, acidi aromatici, sostanze amare e zuccherine. Il suo aroma è dovuto ad un derivato dell'acido pentadecenoico. Le sue proprietà possono essere così riassunte: tonica, antispasmodica, digestiva e calmante. Ha inoltre la proprietà di riscaldare il corpo è quindi utile in tutte le affezioni da raffreddamento.
Ha un effetto tranquillante, calmante per il mal di testa ed i dolori mestruali.
A piccole dosi l'angelica ha un effetto eccitante sul cervello però ad alte dosi esplica un'azione depressiva e causa intontimento tale da essere paragonato ad uno stupefacente.
La specie principale è l'Angelica archangelica (o Angelica officinalis) che non và confusa con l'Angelica silvestris (o Angelica selvatica) comune in Italia ma dalla quale differisce perchè molto meno profumata, più piccola sia come altezza che come dimensioni delle foglie che sono verdi uniforme su entrambe le pagine ed i fiori sono di colore bianco-rosato.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Dell'angelica si utilizzano tutte le parti della pianta. 
La radice, raccolta all'inizio dell'autunno e fatte essiccare al sole e poi conservate in sacchetti di tela.
I semi estratti dalle ombrelle in piena fioritura estiva e fatti essiccare al sole.
Il fusto raccolto in estate e le foglie colte alla fine della primavera, prima della fioritura.
Le foglie vanno raccolte alla fine della primavera prima della fioritura e si fanno essicare in un luogo fresco e arieggiato e si conservano in sacchetti di tela.

COME SI UTILIZZA
L'infuso di radice di angelica ha un ottimo effetto tranquillante, calma i dolori mestruali ed il mal di testa inoltre una tazzina bevuta prima dei pasti stimola l'appetito e dopo i pasti aiuta la digestione.
L'infuso di semi è un ottimo impacco rilassante per gli occhi stanchi
Aggiunta all'acqua del bagno aiuta nei dolori muscolari, reumatici e nevralgici.
L'infuso di semi o di radici può essere usato fresco come detergente per la pelle.
L'angelica viene utilizzata nella preparazione dei dolci e soprattutto dei liquori (amari a base di erbe) per le sue proprietà digestive. Le foglie fresche possono essere usate per aromatizzare frutta cotta o pesce.  Il fusto, ripulito dalla parte esterna scura amara finemente tritato, in piccole quantità profuma marmellate e confetture. I giovani rametti di angelica, privati della parte esterna scura amara, raccolti all'inizio dell'estate possono essere canditi e usati come decorazione dei dolci. Le foglie sono indicate per aromatizzare formaggi molli.
Dopo le bacche di ginepro, la radice di angelica è l'ingrediente principale del gin. Viene inoltre utilizzata per aromatizzare Cointreau e Vermouth. Famoso è il liquore benedettino Chartreuse (verde o giallo a seconda che si desideri più o meno forte).

CURIOSITA'
L'angelica è classificata tra le erbe dolci e profumate per eccellenza tanto che i suoi fiori, molto ricchi di nettare, sono sempre circondati dalle api.
In passato l'angelica era conosciuta dagli antichi erboristi con in nome di "radice dello Spirito Santo" o "erba degli Angeli". Si credeva infatti che quest'erba fosse consacrata all'Arcangelo Michele che proteggeva dagli spiriti e dagli incantesimi.
Secondo gli erboristi del 1500 l'angelica era il più efficace rimedio contro la peste e si raccomandava di annusare la sua radice imbevuta di aceto per preservarsi dal contagio e la tradizione voleva che questo rimedio fosse stato suggerito da un angelo ad un frate. Veniva anche molto utilizzata contro i veleni.
L'angelica è l'essenza principale della famosa "acqua delle carmelitane", un tempo molto conosciuta in erboristeria chiamata così perchè si iniziò a produrla nel 1500 in un convento di carmelitane francesi ed era un distillato, in acqua di fiori d'arancio e alcool, di numerose spezie, principalmente l'angelica unita a melissa, coriandolo e scorza di limone.
Nei paesi nordici, nei periodi di carestia, le radici di angelica si macinavano e venivano aggiunte alla farina per fare il pane.
Ai tempi degli antichi romani le foglie di angelica venivano bruciate per profumare e purificare gli ambienti inoltre assieme al rosmarino, alla melissa ed all'alloro, venivano utilizzate per risciacquare il bucato: in una grossa pentola si facevano bollire queste erbe che poi si versavano nell'acqua della conca nella quale si immergeva il bucato per il risciacquo.
L'angelica in percentuale molto bassa viene utilizzata per dare aroma al tabacco da pipa inoltre le sue profumatissime foglie non dovrebbero mai mancare nei pot-pourri... molto coltivata in Germania, Ungheria e Belgio.

AVVERTENZE
Il succo fresco di angelica può irritare la pelle e le mucose ed il suo olio essenziale in forti dosi può essere tossico per cui va utilizzata con grande cautela.

Tratto da Il Nutrizionista:: 
ANGELICA : agisce sul sistema nervoso calmando i nervi e stimolandoli se necessario. La si consiglia quando si vuole superare un momento difficile o una prova sportiva o intellettuale, ed anche ai convalescenti o a coloro che usano la forza fisica nel lavoro. Bisogna essere però cauti nell’assumere i succhi di angelica, poiché sono molto attivi, e qualora se ne abusi possono essere all’origine di infiammazioni.

Da Wikipedia:  Angelica Archangelica
L'angelica (Angelica archangelica L.) è una pianta biennale della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere). L'aspetto è quello classico della famiglia delle ombrellifere più note (finocchio, sedano, prezzemolo ecc.)
In cucina: i gambi sono utilizzati in pasticceria e confetteria come di frutta candita. Le parti tenere possono essere usate come condimento per aromatizzare insalate o minestre.
Liquori: I semi e i gambi possono venire impiegati nella preparazione di liquori.

Impiego terapeutico: Viene usata in erboristeria che ne utilizza le radici, le foglie ed i semi, però i maggiori trattati ne limitano l'assunzione e consigliano l'uso dietro consulto medico perché ad alte dosi la pianta è velenosa e fotosensibilizzante e ne vietano l'uso in gravidanza e allattamento.
La radice di angelica è un tonico eccellente dello stato generale, e può venire usato contro la stanchezza e l'astenia. L'angelica si rivela inoltre essere un buono stimolante dell'apparato digestivo. È indicata in caso di dolori e spasmi intestinali, dispepsia, gas intestinali.
La somiglianza con le altre ombrellifere, tra cui la velenosa Cicuta impone una certa attenzione nella raccolta. La Cicuta emana uno sgradevole odore di urina, e le foglie, sono molto piu' simili al prezzemolo.


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