Questo è il mio quaderno di appunti, ci condivido studi ed esperienze con chi ha la mia stessa passione per erbe e incensi. Non credo che un incenso faccia innamorare Tizio di Tizia, ma che possa predisporre all'amore chi lo brucia, aiutandolo nel lavoro di auto-miglioramento, agendo sui suoi sensi e la sua energia. E se questa la chiamate Magia, allora Magia sia!

domenica 1 luglio 2012

Karkadè (Carcadè)



 Non si può non essere affascinati dal Karkadè, o Carcadè come dir si voglia. In versione infuso è ottimo non solo a livello di sapore, ma anche per le sue qualità... ma è anche bello da vedere il fiore essiccato, dal colore che ha a prima vista si direbbe di velluto; lo sbriciolate facilmente anche solo con le dita.

Secondo l'Enciclopedia delle Erbe Magiche:  (Hibiscus Sabdariffa) L'infuso di fiori di Hibiscus Sabdariffa stimola il desiderio sessuale. Nell'ntico Egitto questa bevanda  era vietata alle donne. I boccioli sono usati per preparare incensi d'amore, infatti nei paesi tropicali rami di karkadè sono intrecciati nelle cerimonie nuziali. Gli stregoni di Dobu, nel Pacifico occidentale, predìcono il futuro leggendolo in ciotole di legno piene d'acqua in cui sono immersi fiori di karkadè.

TRATTO DA TROPILAND.IT:
Conosciuto anche con altri nomi come "tè rosso" (per le affinità di preparazione con il tè), tè rosso d'Abissinia, tè Nubiano, Acetosa Giamaicana, ecc. il Karkadè è una bevanda molto diffusa soprattutto nei paesi caldi derivata dall'infuso dei fiori essiccati dell'Ibiscus Sabdariffa (vedi sfondo in questa pagina), una pianta tropicale annuale della famiglia delle malvacee.
La bevanda è rinfrescante e dissetante, dal sapore acidulo e non contiene sostanze eccitanti come il vero tè ed il caffè. Attualmente le maggiori coltivazioni della pianta si trovano in Africa, nei Caraibi, in America tropicale ed in India.
Da noi la bevanda è arrivata nel 18° secolo grazie ai vari imperi coloniali occidentali dell'epoca.
La fama del Karkadè ha subito alti e bassi. Durante il fascismo era in auge a causa del divieto di consumo di prodotti non italiani e siccome l'Eritrea (dove esistevano coltivazioni) era una colonia Italiana era considerata una merce lecita. Durante il proibizionismo americano fu usata al posto del vino (per l'aspetto simile esteticamente), in altri luoghi (come in Jamaica) divenne per il colore rosso rubino la bevanda di Natale.
Ora sta tornando di moda nelle diete salutiste per l'alto contenuto di antiossidanti (come la vitamina C, il doppio rispetto una aranciata), di tannini e per le proprietà diuretiche, digestive e proteggi vene.
Leggi anche:
http://www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=9630

Tratto da ERBORISTERIA ED ALTRO: KARKADE', hibiskus sabdariffa: Diuretico, antisettico urinario, vitaminizzante, digestiva, epatoprotettiva
Pianta delle Malvacee, chiamato anche Tè Rosa dell'Abissinia, originaria dell'America centrale, i fiori hanno un colore rosso o verde, si usa il calice del fiore. La varietà a calice rosso si usa in medicina, la calice verde in alimentazione per acidificare i piatti a base di miglio e di riso. Si usa come decotto, è un ottimo diuretico, antisettico urinario, è una bevanda dal sapore acidulo rinfrescante e dissetante, dal colore leggermente rosso, non possiede principi attivi eccitanti, non contiene caffeina, per cui può tranquillamente sostituire il tè ed il caffè, è digestivo e regolarizza la funzionalità epatica. E' una bevanda antiinfiammatoria, lenitiva,vitaminizzante, utile   anche nella stipsi cronica e la presenza degli antociani la rendono una pianta angioprotettiva. In forma di infuso è leggermente lassativa. Per uso esterno per la presenza dei polifenoli e delle mucillagini, ha una azione lenitiva per le pelli infiammate.
ATTIVITA' KARKADE'
Rinfrescante, diuretica, antinfiammatoria, lenitiva, colorante, utile nella stitichezza cronica, e come bevanda dissetante, gli antociani conferiscono al Karkadè, proprietà angioprotettiva, il colore rosso è dovuto alla presenza di pigmenti flavonici e antocianici

PRINCIPI ATTIVI, acidi organici, acido malico, ibiscico, citrico e tartarico, acido ossalico, fitosteroli antocianosidi, acido ascorbico, tannnìni, mucillagini, ricca di vitamina C
USO ESTERNO DEL KARKADE'
per la presenza delle mucillagini, ha una azione lenitiva , indicata per le pelli infiammate ( si può associare ad altre piante come la malva, l'ippocastano, la calendula)

CONTROINDICAZIONI, se assunta in grandi quantità può avere una azione lassativa, alle dosi consigliate  non si segnalano effetti indesiderati, è una pianta sicura. Cautela in gravidanza e allattamento.
PREPARAZIONE, l'infuso si ottiene versando dell'acqua calda sui petali secchi, lasciando riposare qualche minuto e poi filtrare.

Da Wikipedia:
Il Karkadè (o carcadè) è il fiore dell'ibisco da cui si può ricavare per infusione una bibita dissetante dal sapore gradevole e dal colore rosso intenso.
Si usa come decotto, è un ottimo diuretico e antisettico urinario. Il suo infuso dà una bevanda dal sapore acidulo rinfrescante e dissetante, dal colore leggermente rosso. È digestiva e regolarizza la funzionalità epatica. È una bevanda antiinfiammatoria, lenitiva, vitaminizzante, utile anche nel combattere stipsi cronica e la presenza degli antociani la rendono una pianta angioprotettiva.
In forma di infuso è leggermente lassativa. Per uso esterno, per la presenza dei polifenoli e delle mucillagini, ha una azione lenitiva per le pelli infiammate.
Un tempo il suo consumo era notevole in Italia, dove era annoverato fra i prodotti coloniali; ora il suo consumo è particolarmente forte in Egitto, dove viene consumato caldo (dal vago sapore agre) o freddo, per le forti capacità astringenti che aiutano a combattere la disidratazione e la sete. Si afferma anche che abbia spiccate capacità regolatrici della pressione sanguigna.

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